Complementi al Sintagma Nominale
⇨ di Specificazione
testo - pag.1
Dicendo così, versò un po' del contenuto di una boccettina su uno dei pezzetti di flanella, e poi, impartendo un po' delle virtù di quella miscela a uno degli spazzolini, cominciò con lo spazzolino e la pezza a sfregare la testa di Steerforth con la maggiore rapidità possibile, non lasciando mai di parlare.
(David Copperfield di C.Dickens)
(proff. Arnoldi e Paini)
lessico - pag.1
Virtù: il termine ha acquisito nel tempo vari significati. Nel mondo romano la virtus dell'eroe era il suo coraggio, la sua dedizione al dovere, anche nel disprezzo della propria vita. In generale indica una buona disposizione interiore. Per la donna, invece, si usava in riferimento ad una moglie fedele e madre premurosa. Il termine è stato ampiamente usato in ambito cristiano, tanto che nel Medioevo vennero codificate sette virtù fondamentali, quattro cardinali (già presenti nel mondo antico) e tre teologali. Oggi indica in generale una buona disposizione d'animo, una tensione al bene. Una persona virtuosa è una persona dotata di una serie di qualità positive (giustizia, correttezza, onestà…). Nella forma originaria latina virtus il termine ti potrebbe essere noto: perché? Conosci squadre di calcio o di altro sport con questo nome? Ad esempio, Bologna ha due famose squadre di basket, una chiamata "Virtus", l'altra "Fortitudo".
Flanella: tessuto di lana o cotone, più o meno pesante, usato per abiti e giacche o altri indumenti.
(proff. Arnoldi e Paini)
guida - pag.1
Se riprendi il testo e ciò che vi è stato sottolineato, puoi notare che si tratta sempre di nessi che seguono un nome generico.
Ad esempio, nel primo caso il contenuto può essere di mille contenitori diversi: di un sacco, di una scatola… E' quindi necessario limitare il concetto specificandolo, "di una boccettina". Il contenitore mi permette anche di capire meglio di cosa si tratta, ossia di una materia liquida.
Nel secondo caso compare il sostantivo virtù, che, come detto anche nel Lessico, è assai ampio per significato: virtù di un santo, virtù di un robot da cucina…
Prova a togliere dal testo i complementi di specificazione e a rileggerlo: cosa ne capisci?
(proff. Arnoldi e Paini)
teoria - pag.1
E' uno dei complementi basilari, il "padre" possiamo dire degli altri complementi introdotti dalla preposizione "di". Esso specifica meglio il nome generico che lo precede.
Esempio. La figlia di Marta ha una coppia di canarini.
"Figlia" e "coppia" sono nomi generici. Prova a rileggere la frase eliminando le specificazioni:
La figlia ha una coppia
Cosa vuol dire questa frase? La figlia di chi? Cosa significa "ha una coppia"? Di cosa?
Senza i due complementi di specificazione "di Marta" e "di canarini" la frase non avrebbe senso.
(proff. Arnoldi e Paini)
esercizi - pag.1
Esercizio 1
Completa oralmente con il tuo compagno di banco il testo seguente con i complementi di specificazione sotto elencati.
La casa era accanto a quella e di fronte a quella. Così Luca poteva vedere la finestra, ma non quella della camera, che invece vedeva la porta.
di Marta - della camera - di Marta - di Luca - di Andrea - di Marta - di Andrea - di casa.
(proff. Arnoldi e Paini)